Area Mont Avic

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Area del Mont Avic

Quest’area non è molto vasta ma è sicuramente molto importante perché al suo interno ospita il Parco Regionale del Mont Avic, unico parco regionale della Valle d’Aosta.
Comprende due vallate, la Valle di Champdepraz e la Valle di Champorcher. Confina a sud con il Piemonte, a ovest con l’area del Gran Paradiso e della vallata centrale, a nord con le aree vallata centrale e bassa valle e a est con l’area della bassa valle.
La Valle di Champdepraz è la valle che per eccellenza ospita il parco regionale e quasi tutta l’area è compresa entro i sui confini.
Vallata molto selvaggia che offre un ambiente alpino alquanto diverso dal resto della Valle d’Aosta. Particolarmente ricca di laghi e di paludi alpine che rendono questi luoghi un vero paradiso per gli amanti della natura incontaminata. E’ solcata dal torrente Chalamy che recupera le sue acque dall’alto vallone che ospita una sequenza di laghi incredibile: Lago di Pana, Lago Gelato, Lago della Servaz, Lago Bianco, Lago della Valletta, Lago di Leser, Lago Nero, Lago Cornuto, Laghi Leità e Il Gran Lago, il più grande bacino naturale della Valle d’Aosta. Con un trekking di due giorni si possono ammirare ben 13 laghi alpini dalle acque color verde smeraldo.
Le più importanti cime che caratterizzano queste frastagliate creste sono il Mont Avic 3007 metri dalla linea slanciata , il Mont Ruvic 2922 metri e il Mont Glacier 3185 metri.
I fianchi alquanto scoscesi sono ricoperti per buona parte da boschi di conifere con prevalenza di abeti rossi e larici ma qui è ancora presente il pino uncinato, conifera non comune nelle alpi. Rimanendo nelle informazioni botaniche è sicuramente importante menzionare la presenza abbastanza comune in questa valle della Drosera, piccola pianta carnivora che abita le paludi alpine che qui ancora si trovano. A condividere questi ambienti un’altra piccola pianta che si nutre di insetti è la Pinguicola. Più in quota nei radi pascoli alpini vivono il Giglio Paradisia, l’Aquilegia e il Rododendro che ricopre i sottoboschi con grandi colonie.
La fauna è ben rappresentata da tutti gli ungulati che abitano le montagne: stambecchi, camosci e nei boschi i caprioli. L’aquila reale è presente anche se di difficile osservazione. Ben rappresentato è il gallo forcello che tra le colonie di rododendro trova validi nascondigli. Più in quota la pernice bianca divide questi estremi ambienti con la lepre variabile. Ma è il picchio nero a rendere unicità all’elenco. Vive nei boschi della valle ed è il simbolo del parco Regionale del Mont Avic.
La geologia vede la massiccia presenza del Serpentino o pietra verde ed inserite tra queste rocce grandi venature di Rodingiti che regalano agli appassionati di mineralogia splendidi esemplari ben cristallizzati. Prèhnite, Vesuviana, Epidoto, Granati Essonite e anche se raramente rintracciabili, splendide cristallizzazioni di Zeoliti come Stilbite e Cabasite.
E a testimonianza della ricchezza mineraria della valle sono da ricordare le miniere di Calcopirite di Herin e le miniere di Magnetite del Lago Gelato.
In estate e nei periodi primaverili e autunnali, è indiscutibile che l’attività più importante sono i trekking e le escursioni. Ma sono da segnalare altre attività alquanti importanti di questa zona. Primo tra tutti spicca il torrentismo o canyoning che nelle acque del torrente Chalamy trova il percorso più conosciuto della Valle d’Aosta. Ma anche la discesa del torrente Gettaz garantisce forti emozioni. Alla frazione Covarey è presente una simpatica ferrata molto divertente che risale alcune balze di rocce e conduce al bellissimo percorso che costeggia il Rù Montjovet, stupendo canale che trasporta l’acqua del torrente principale ai prati della Bassa Valle.
Nel torrente Chalamy è anche ben impostata la pesca sportiva che vede nella riserva presente un terreno unico e meraviglioso. Qui vivono trote fario di incredibile bellezza che appartengono ad un ceppo autoctono. Non a caso quasi tutto il tracciato della riserva è no-kill, quindi tutto il pescato deve essere rimesso in liberta.
Nella stagione invernale si riconferma il turismo naturalistico che vede l’escursione con le racchette da neve la principale attività. Ma da pochi anni è anche presenta un modesto tracciato di sci di fondo che si snoda nei boschi. Ultima ma non meno importante è l’arrampicata sulle cascate di ghiaccio. Alcuni itinerari come la cascata del Castello Incantato e la cascata Carpe Diem attirano molti appassionati.
La Valle di Champorcher è da considerare come una tra le più selvagge della Valle d’Aosta. Lungo tutto il percorso rimane sempre incassata e rocciosa. I versanti sono ricoperti da fitti boschi di conifere che sembrano proteggere le pareti verticali che la coronano. Ogni tanto si aprono valloncelli laterali che sono veri e propri gioielli della natura. Il vallone del Brenve con il santuario del Crest e la bellissima gola del torrente dove un percorso di torrentismo sportivo offre la vista di splendide cascate e pozze di acqua cristallina. Il Vallone della Manda, selvaggio e isolato dove in alto si trovano splendidi laghi alpini come il Lago Cornuto, il Lago Chenessey, il Lago Champas e il Lago Nero. Il meraviglioso Vallone della Legna che a metà si sdoppia in due valloncelli molto selvaggi: il Vallone del Vercoche che ospita un grande lago e il Vallone du Bois che ospita il Lago Chiletto e il lago Giorso.
Continuando nella Valle di Champorcher si raggiunge il capoluogo e da qui si inizia a salire per raggiungere l’enorme Conca del Dondena. L’ambiente cambia radicalmente, i versanti diventano addolciti dai tranquilli pascoli alpini e così rimane sino alle creste rocciose di confine. Sembra di entrare in una dimensione irreale.
Il torrente che solca questa valle è il Torrente Ayasse e nasce nei pascoli più alti della conca dove in un profondo avvallamento si trova il grande Lago del Miserin. Sulle rive spicca la chiesa della Madonna delle Nevi, ancora oggi luogo di culto molto frequentato.
Dinnanzi, sulla cresta di confine e di contatto tra Parco Regionale del Mont Avic e il Parco Nazionale del Gran Paradiso, Spicca la cresta rocciosa della Rosa dei Banchi 3163 metri splendida cima da cui si gode di un panorama unico.
Un’altra bella montagne è il Mont Glacier 3185 metri che divide questa vallata dalla Valle di Champdepraz. Anche da questa vetta lo spettacolo lascia senza fiato e spazia dalla catena del Monte Rosa e Cervino a quella del Gran Paradiso con in primo piano gli splendidi laghi della conca che ospita il Gran Lago.
Sono i versanti della sinistra orografica ad essere inseriti nel parco regionale.
La fauna presente è simile a quella menzionata per Champdepraz a differenza della marmotta che qui è molto più presente grazie alla vasta area adibita a pascolo. Idem per pernici e coturnici che vivono in prevalenza questi luoghi.
La flora è quella caratteristica dei pascoli alpini: genziane a foglie corte, stelle alpine, anemoni e nelle vicinanze di ruscelli e cascatelle sassifraghe rosse.
Anche qui nella stagione estiva è molto praticato il trekking e l’escursionismo. Un percorso molto interessante è abbastanza conosciuto e il trekking dal Mont Avic al Gran Paradiso.
Un’altra attività che qui vede sempre più adepti è la mountain bike che ben si presta sui più dolci tracciati di ampio respiro.
La pesca ai salmonidi nelle limpide acque di torrenti e laghi alpini della val di Champorcher nella è molto praticata e la piccola riserva nel torrente Ayasse proprio presso il capoluogo è molto apprezzata e conosciuta.
Da ricordare il canyoning sui torrenti Brenve e Manda, itinerari molto avventurosi.
Nella stagione invernale è lo sci alpino nel discreto comprensorio sciistico di Champorcher a far da padrone. Ma anche l’escursioni con racchette da neve nei bei percorsi in quota e la salita delle cascate di ghiaccio soprattutto nel Vallone della Legna dove la cascata del Giavin offre adrenalina pura.

Champdepraz

Il Comune di Champdepraz si trova lungo la valle Centrale ma ha nel Monte avic il suo punto di forza.

Visita visita il Comune Valle:

Champorcher

È posizionato alla testata della valle omonima, di cui è il comune principale. È bagnato dalle acque del torrente Ayasse. http://pillolepererezione.net/viagra-senza-ricetta http://pillolepererezione.net/cialis-vendita

Visita visita il Comune Valle:

Pontboset

Il capoluogo di Pontboset è sistemato su di un modesto spiazzo tra la carrozzabile e il suggestivo torrente Ayasse, che in questo punto ha scavato per secoli la roccia, provocando una profonda gola selvaggia ed impervia, tra rocce levigate, massi e fitti boschi di castagni. Nelle sue acque, in questa zona, è possibile pescare la [...]

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